martedì 8 settembre 2009

Funny Living

Domenica 6 settembre 2009



Mi sveglio con “across the universe” nelle orecchie, non la ascolto mai, eppure è tatuata sul cuore.

Non trovate che le starlette che compaiono sulla copertina patinata di COSMOPOLITAN siano bellissime? Io francamente le ho sempre invidiate…tette altissime, grandissime, completino in raso aderenti, ed i capelli rigorosamente boccolosi spostati all’indietro da una leggera brezza. Le donne perfette. Non riuscirò mai ad essere una cosmopolitan…E questo è il primo pensiero che mi si forma nella mente ancora prima di aprire gli occhi…Accipicchia ma io sono a Sanfrancisco.
Ho rifiutato l’invito ad andare ad una festa-barbecue anni 20. Quest’oggi lo dedico tutto a me. Commissioni, musei, passeggiate. Sto diventando un maledetto coniglio solitario. Amo stare con me. Beh…francamente ne so qual cosina di questi barbecue: gli americani se ne sparano almeno 3 la settimana, il tutto inizia alle 3, una micro salsiccia e 8 birre, un'altra salsiccina ed altre 8 birre. Alle 5 vuoi morire e trascinare il tuo corpo stanco in un letto. Naaaaaa.
Punto a favore sono invece i club Raggae, dove, a ritmo di dance hall e weed concessa balli e bevi (e fumi) sino a che le caviglie iniziano e cedere, e ti ritrovi per terra dall’altro dei tuoi trampoli ogni 5 minuti, con Nezar che ti sorregge cercando di capire se un ragazzo (palesemente americano) viene dal nort o dal sud italia.
Eh..che ci volete fa…
Altre prospettive belle a Frisco si vedono dalla cima degli hotel, liberamente vi dirigete sulla cima della hall. Vetrata Mastodontica, una miriade di strawberry fields di lucine che ricoprono questa piccola citta.
“Questa è la città più liberale di san francisco Gio!”-(gioia)

Ai piedi della Coit Tower con G. (sembra che i miei amici facciano inconsciamente a gara per mostrare quale secondo loro è la visione migliore di San Francisco, e francamente è funny, vedere i loro modi diversi di vedere le cose: per chi un pomeriggio sulle Twin peaks, chi al crepuscolo dalla cima di un Hotel, chi la Coit Tower di notte.
G. viene da Trapani, è arrivato a Frisco con 45 dollari in tasca, ha lasciato tutto, compreso il desiderio di iscriversi a medicina veterinaria. Qui è così, ti ritrovi a fare click da un momento con l’altro e scappi. E’ andato in un agenzia di un amico e gli ha pregato di fare un biglietto per la parte del mondo più lontana. Ascoltare G. è un piacere. Parla come se gli avessero messo il turbo, ma fortunatamente racconta storie al limite del reale, e divertenti, per cui me ne sto zitta e annuisco sorridendo. E fumo 10 sigarette di fila.
Non può più tornare in italia, non lo accetterebbero più negli stati uniti, sono 3 anni che non vede i suoi genitori.
Due anni e mezzo fa è stato ricoverato con F desease, ha un debito con lo stato di 168.000dollari, ma fortunatamente ha amici che hanno fatto in modo fosse un fantasma.
Dopo un giorno di permanenza nel SFhospital, lo hanno dimesso perché non poteva permettersi l’ospedale, un amico, dopo pochi giorni ha sfondato la porta di casa sua e lo ha sollevato dal letto ormai bianco e pieno di convulsioni. “Ti portiamo ad Hoakland” “No. Riportatemi al SFHospital!!!”: per due ragioni
La prima perché è la clinica migliore della baia, la seconda è che vige una regola che se il paziente rischia la morte, dopo essere stato dimesso dall’ospedale in questione, il medico che si è preso cura(e non) di lui viene automaticamente radiato dall’ospedale. (Allora non sono proprio senza cuore questi americani!!)
Tutte le luci del 24Hours erano accese per G.: 5 infermieri, 2 dottori, e tutti che correvano con il terrore che potesse lasciarci le penne.
Dopo una settimana, quando il malato iniziava il lento decorso della guarigione, ogni giorno ai piedi del letto si presentava una signorina che per ore chiedeva permesso di soggiorno, assicurazione ,nomi, cognomi ed indirizzi.
“non ho amici!!” “Non dica fesserie, lo vedono tutti che dopo le 9 di sera la sua camera si riempie!Ha più amici lei che tutti i nostri pazienti messi assieme!!”
“Quelli non sono miei amici, i documenti sono a casa, e non ho casa”
Una clinica da 5.000 dollari al giorno. Ovviamente senza assicurazione, tutta north beach preoccupata, tutti gli amici che si alternavano nella camera di ospedale, 12 persone minimo in una stanza, una volta la sua coinquilina ci portò anche un cane…
“You’re a fucking italian” aveva detto l’infermiera senza nemmeno guardarlo negli occhi.
Insomma, è riuscito, con tutta la mia stima, a metterlo nel culo all’america (sperando non ci sia un futuro ricorso e qualcosa di peggiore)
Prendere un social security number , un nome finto, un'altra identità qui è come comperare un pacchetto di caramelle.

Non ha mai pagato quel debito. Dopotutto ho conosciuto la prima persona che se ne strafotte della politica di terrore che questo paese esercita, per quanto riguarda il debito con lo stato, l’assicurazione e i clandestini…perché ahimè…parlo finalmente (o purtroppo) dall’altra faccia della medaglia: una fottutissima immigrata senza permesso di lavoro.

domenica 30 agosto 2009

Boom



San Francisco 31 Agosto 2009



"L’umanità sembra essere divisa in due categorie :quelli che
cercano di essere buoni e quelli che cercano di essere cattivi
ma personalmente non sempre ci vedo una gran differenza
perchè se passi tutta la vita a fare il santo alla fine ti viene
una gran voglia di fare il contrario e l’inferno ti apparirà
come un’oasi nel deserto.Ma se passi la tua vita in una
fogna prima o poi vorrai andare in cerca della saggezza. "


"Quando morirò andrò dritto sparato in paradiso
e voi mi chiederete perché? Ho pregato molto?No;
Sono stato generoso?No,veramente;
Sono stato abbastanza umile? Assolutamente no
e allora perchè sei così sicuro che andrai dritto in paradiso?
e ora ve lo dico :perché io ho detto la verità."

Time

San Francisco 30 agosto 2009


Una canzone della colonna sonora di DonnieDarko.Che razza di nome.Ho iniziato a vedere S.Darko, non so...Aggiungi immagine

Due chiacchiere con una ragazza anche lei scappata a SF, "Linda!" Ed io che faccio fatica a capire se è lei o no la ragazza che ho conosciuto la sera prima, figuriamoci il nome...Piccolina, dolce, mi racconta com'è capitata qui, più o meno come ci sono capitati tutti. Scappati da una patria obsoleta. puah, che schifo. "Eh si sono la più piccolina qui!Quanti hanni hai tu?" "23,tu?" "19!"


Ma porcaputtana, mi sento matusalemme ormai, avrei dovuto muovere il culo prima? A 23 anni avrei gia dovuto fare 8 giri del mondo, cristosanto, ed ad aggiungersi a questa disgrazia una ruga sopra quella di Med...disperazione!


A parte la parentesi postmestruale depressiva continuo costantemente ad adorare questa città che diventa sempre più calda. Ho finalmente finito training al mio lavoro (la peggior cameriera mai avuta...una principessa sul pisello che non sa tenere 2 piatti, silenzio un velo pietoso pliz--)ed ora iniziano a pagarmi yeah! Di movida ancora poca, spero di non stare invecchiando, ma adoro prendere un caffè, adoro il rito di arrivare al banco dello zucchero(almeno 8 tipi, 2 tipi di miele, vaniglia, cioccolato, deliziosi bastoncini colorati per mescolare quella calda brodaglia...), adoro perdermi per la città, leggere un libro al parco, dipingere, andare a mostre, visitare con MadHatter gli angoli più curiosi della città, vedere film in americano. E preferisco tutto ciò allo sbronzarmi fino all'alba, dopo aver affrontato happyhour che finivano costantemente con qualcuno che usava il mio ombelico come canestro con delle arachidi. Sono vecchia. Arghrghrghhhhh!

martedì 25 agosto 2009

LA


Los Angeles 17 agosto 2009


E’ arrivato, appena visti. In ansia. Non riconoscevo quel viso. I tratti confusi, come se fosse la prima volta che vedevo quella persona, come se fosse un incontro pianificato dopo una lunga chattata in internet. Dopo un lungo scambio di mail. Il mio fidanzato era diventato skype! La mia pelle non lo riconosceva, gli occhi non gli stessi, l’odore così diverso. Poi tutto ha iniziato ad amalgamarsi. Si ecco. Sei tu. L’uomo della mia vita.


Una HHHugecity. Impossibile viverci. Mi serve ,che ne so…la carta igienica, me la sto facendo sotto, ed il supermercato più vicino è a mezz’ora di automobile. Vi sembra possibile?vi sembra possibile che la downtown sia una melma di barboni,
messicani e neri (quelli con la calza in testa) con la faccia di chi stia aspettando il momento giusto per puntarti la pistola alla tempia e rubarti anche le mutande? Nonostante questo le spiagge sono cool, i partyes sono cool e la gente è davvero cool!


Hermosa Beach e Venice: la prima vista sotto il caldo sole e la seconda dopo il tramonto, quando altra vita ha inizio. Il mio A vuole comperare tutto, devo stare attenta a mostrargli qualcosa per paura che comperi il negozio…haucccccc
A parte tutto il tipico Losangelino non mi piace affatto, non pensate che viva il mio viaggio con mente ottusa e rifiutatrice(so che non si dice rifiutatrice ma me ne strasbatto), cerco di essere aperta a tutto, ma qui tutto è troppo HUGE E COOL, troppe bionde, troppi tacchi, troppe tinte, troppo tutto. La cosa meravigliosa è però vedere fuori dai clubs, mentre fumano sigarette e bevono birra, tipologie di persone che più disparate non si può: l’obesa vestita come una contatina dell ohaio, il negro con le catene, il punk, il mood, le fighette (quelle troppo bionde troppi tacchi) che si rifanno il rossetto sedute di fianco ad un barbone che ronfa beatamente. Questo mi piace.
Come mi piace ubriacarmi con il mio fidanzato e ballare.
Mi piace un po’ meno vederlo uscire da un club abbracciato ad una bionda, con la scusa di aiutarla a portare fuori un cocktail di nascosto, soprattutto subito dopo che A e L hanno fatto la battutaccia su lui e la barista del locale:
“Dov’è A?”, “In bagno” “Eh si dicono tutti così, si starà limonando la barista..”
Poi una litigata, due vaffanculo (anche tre o quattro seguiti da insulti e qualche botta) e si fa la pace…dopotutto la sottoscritta non è madreteresa, sia chiaro.
Il nostro hotel, su Beverly blv è proprio sopra un ristorante americaccianissimo famoso(dicono) “Swingers” (puttanelle) dove vieni servito da belle sgualdrinelle in gonnellina, e puoi mangiare hamburger sino alle 4 di notte.
Una rovina, da domani lo dico: Jogging.


Ho cercato invano la casa di Brandon Walsh…niente ,come cercare un ago in un pagliaio …ma sapevate che per accedere a Belhair bisogna pagare il pedaggio??Questi sono proprio fuori.
Ah si, dimenticavo, mi sono fatta un tatuaggio. Si, ho fatto quella che tutti considerano una cazzata, lo ha fatto anche lui. Si, si lo stesso. Ma se una cosa la pensano tutti è come se non la pensasse nessuno…no?

lunedì 10 agosto 2009

MODERN AGE SUCKS

Martedì 11 agosto 2009


Le strade iniziano ad avere un senso, e tutto si delinea perfettamente, ho trovato un punto del mondo che sembra comprendermi. Don’t open the brain.
Viaggiare fortifica, e a differenza di quello che gli affetti più vicini dicono, continuare a seguire il bianconiglio non porta che a nette migliorie.
La bella stagione sta lentamente arrivando, il lavoro è arrivato, ed i giorni si susseguono in pomeriggi al parco, chiacchierate sui tetti, sedute su panchine. Ti trovi a parlare con gente per strada. Un artista che mi segue all’interno di un negozio per comunicarmi che la mia aura è fortissima. Tasha e Marco sono fantastici.
Tutto prende forma a poco a poco. Serate in locali davvero cool, dove gli shot che tutti insieme ci facciamo sono sempre troppo grandi. Amo respirare l’aria di chi sembra abbia capito cosa gira nel mio cervello. Amo fare la spesa e tornare a casa colma di buste di cartone (anche se devo darmi una calmatina con uno shopping che con la credit card sembra sempre troppo semplice). Amo perdermi per la città, fare con i miei amici camminate lunghe ore. Amo prendere caffè e margaritas. E salire con l’ascensore sino in cima ad un hotel, dove puoi vedere tutta la città che hai sempre sognato. Dipingere ed essere ispirati non è mai stato così facile. Vivere non è mai stato così facile…e complicato


days ago



1 Agosto 2009




Non C’è che dire, il tempo passa…diciamo che potrebbe volare, ma purtroppo passa in modo moderato, ne lento ne veloce…Undici giorni ed il mio mezzo tornerà ad essere intero. Potrei forse godermi meglio le cose, mi rimprovero di essere più serena, di “fregarmene”, ma purtroppo, e lo scrive una vagabonda di sentimenti, un’anima libera come il vento: quando ci si innamora veramente, quando passa quello là, che vi prende al cappio, e vi mette le manette più comode e si appresta a farvi le più dolci torture, veleno zuccherino, pace dei sensi…che schifo, non mi riconosco più nemmeno io, tutta questa brodaglia di parole per farvi intendere di quanto inspiegabilmente l’amore cambi i la materia grigia contenuta all’interno del cranio, le decisioni e conseguentemente la direzione che la vostra vita si era prefissata.



Piano piano le vie iniziano ad acquisire familiarità, e le persone assumono la fisionomia propria del loro carattere, di modo che possa riconoscere la viziata, che inizialmente si celava dietro spontaneità, lo zozzone pigro, il ciancione, la timida. Piano piano tutto assume una forma, un’identità.
Ho trovato lavoro al ristorante italiano Panta Rei, è buffo di come il destino a volte giochi con i nomi, un nome che negli ultimi mesi è stato a me tanto caro. Se ne sono strafottuti di passaporti e visti, e mi hanno gia messa in prova. Appena arrivata mi sono resa conto che la concezione del cameriere che avevo sempre avuto è sfumata in un altro ruolo. Dei negretti (indiani) apparecchiano e sparecchiano, portano le bevante…ed il cameriere quindi?
“Prende gli ordini, li inserisce nel computer…ma soprattutto deve leccare il culo il più possibile al cliente!Qui ci si gioca i tavoli, qui funziona tutto a tips(mance), se vuoi portarti a casa qualcosa sii così carina che ti possano lasciare anche più del 20%di mancia” mi illustra Sara, ragazza a cui sono stata affiancata per il mio periodo di training.
Il posto è friendly, sembra (almeno di primo impatto) che nessuno voglia fare del male a nessuno. Forse la maggior parte del personale è pettegolo, ma la maggior parte del personale è italiana ,quindi è tutto un dire…
E che aggiungere se non SPERIAMO PER LA MIA INCOLUMITà, sarebbe davvero nice iniziare a fare un po’ di soldini…anche perché miss manibucate-I love shopping ha intenzione di raggiungere l’obbiettivo dell’indipendenza economica(huahahahahahhua…non ce la farai mai!...Non dire così smettila!).


Ieri qualche ora prima di essere selezionata ,incontro sul bus Lorenzo, un cameriere del locale, una sorta di freackkettone/cappellaio matto di alice in wonderland, il quale mi da un paio di dritte su come affrontare il colloquio ,mi guarda dritta negli occhi
:”mmm vediamo, no tu non sembri una stronzetta…cioè, magari lo sei, ma non lo sembri…insomma, con A., il proprietario, …devi…”
Ed inizia a raccontarmi che lo devo lasciare parlare, che devo fargli credere che sia lui a prendere le decisioni, …cose per me abbastanza ovvie e scontate, ma gli sorrido e lo ringrazio, simpatico quello strano tipo. Ad un certo pt grido: “Ho perso market street?!?” Lui scoppia in una sonora risata mi dice “Mi fai morire, non ti preoccupare, non perdi niente qui a sanfrancisco!” e mi stampa un bacio in testa, poi mi parla di Height St, il luogo in cui avevo deciso di recarmi: “Non puoi non fermarti a vedere l’orologio fermo alle 4:20!”
“L’orologio fermo alle 4:20??” “Come??vuoi dire che non ne hai mai sentito parlare??”

mercoledì 5 agosto 2009

ON MY MIND


5 Agosto 2009


Eccomi catapultata ad una mostra davvero cool. Ero tentata di postare qualcosa sul SFMOMA, ma, troppo banale parlare della Kahlo, Kandinsky, Mirò e compagnia bella...anche se pubblichèrò qualcosina sul Modern art, ma solo per quanto riguarda artisti minori che mi hanno colpito.
Torniamo al Museo che oggi ho visitato: Cartoon art Museum, mission street.
Una mini esposizione di illustratori della Disney, la mostra ospita mensilmente un tema, e legato ad esso, gli artisti che vi hanno partecipato, così mi sono addormentata...hem recata, nell'ala SLEEPING BEAUTY ,con la mia nuova gonna svolazzante (non mettete mai una gonna di organza a sanfrancisco, se non volete che tutti i cittadini vi vedano girare per la città in mutande...)...mi accingo a scrivere traducendo dall' inglese(con tanto di reinterpretazione ed adattamento), una più che valida esercitazione...

Once Upon a Dream: L'arte della Bella addormentata, per celebrari i 50 anni di vita del cartone.
Prima de "La bella Addormentata nel bosco", tutti i movies Disney avevano uno stile omogeneo, dal 50 in poi si decise di staccare dallo stile della precedente disegnatrice Mary Blair, genere incostante e stilizzato (Cenerentola e peter Pan)...apriamo una parentesi personale: io AMO MARY BLAIR, ma se è stato necessario linciarla per far continuare a progredire la D., beh allora passi la critica.

Mary Blair's picture

Non nascondo di aver sempre desiderato gironzolare fra i meandri del castello, intrufolarmi sotto i tavoli, dietro le tende di broccato, ed anche nella capanna nel bosco, per assaggiare la torta che F. F. e S. preparano per Aurora.

Eyvin Earle's picture

Molti dei disegnatori che parteciparono alla produzione della "Bella addormentata", spaventati dagli audaci disegni di Eyvind Earle (magnifico paesaggista che ebbe il sopravvento su tutti gli altri disegnatori del team e personaggio a cui Ken Anderson, il product designer, diede gestione completa nonchè ultima parola), decisero di utilizzare personaggi stilizzati, dai colori vivaci, chiari, definiti, che potessero in qualche modo prevalere sul paesaggio.
Lo stile del movie è medievale quanto spiccatamente anni 50 (carte da parati che rieccheggiano chiaramente quegli anni).

"La Bella addormentata" fu il primo film ad essere girato in 70mm (dieci anni dedicati alla realizzazione), questo permise una chiarezza e precisione nei dettagli mai vista prima. "Sleeping beauty", cartone animato del 1959, fece il record di incassi dello stesso anno, superato solo da "Ben-Hur" (costò bel 5milioni di dollari). Dopo di esso, solo "La carica dei 101", "La spada nella roccia" ed il "Libro della giungla" furono sotto la supervisione di Disney in persona.
Per la prima volta, l'eroina della fiaba, che solitamente veniva vestita con colori sgargianti quali rosso ed oro, indossa colori naturali, sotto suggerimento di Earle, trasformati poi da Flora e Serenella, durante la disputa nella casa del bosco in rosa e blu accesi.

Interessante vedere i frame di fotografie che mostrano attori in carne ed ossa volti ad incarnare i panni dei protagonisti del cartone animato. Un lungo studio infatti veniva fatto precedentemente sia per quanto riguarda movimenti e gestualità, sia i costumi da indossare, tutto curato nei minimi dettagli (dopotutto dieci anni sono dieci anni): Ed Kemmer, Helen Stanley ed Eleanor Audley (incredibilmente somiglianti ai personaggi del cartone, non solo per i movimenti ma bensì con la medesima mimica) rispettivamente recitavano la parte del principe Filippo, Aurora e Malefica ,diretti da Marc Davis. Tutto studiato con precisione millimetrica, come il copricapo di malefica, acquistato e fotografato da ogni angolazione possibile.

An Exploration of Cartoon Art

Ma passiamo dal particolare all'universale, cambiamo sala ed infariniamo un pò il lettore sul cartoon: il metodo che risale al 1915 di Earl Hurd and John Bray, dove personaggio disegnato su lucido veniva fatto muovere o ridisegnato su sfondo fisso, erano considerati all'avanguardia rispetto alle modalità precedenti in cui sfondo e figura venivano ridisegnati ogni volta in centinaia e migliaia di copie (Mc Cay).
Questo consentì agli artisti risparmio di fatica e denaro.
Per creare il cartoon definitivo ,l'animatore scattava una serie di foto al disegno posizionato sulla pellicola che spostava di volta in volta. Univa poi i frame e...il film d'animazione prendeva vita!
La maggior parte pensa che il primo film di animazione a nascere con questa tecnica fu Biancaneve ed i sette nani, invece si tratta di "El argentin", diretto dall'argentino Quirino Cristiani, una satira sul presidente allora eletto nel paese dell'animatore (1917), sfortunatamente non sono rimaste copie di quest'opera.

Quirino cristiani's picture

Sfortunatamente questa tecnica rimase oscura sino al 1930, con Biancaneve, chiamata anche "La follia di Disney", per il costo spropositato: 1,5 milioni di dollari, e destinata a diventare la pellicola che fece di Disney l'impero che tutt'oggi è.

Altri Anime

Sin dal principio i cartoon furono parte integrante della televisione ( Felix the cat).
Il primo cartone animato fatto appositamente per la tv fu Crusader Rabbit, premiato nel '50.
Hanna-Barbera (rispettivamente William and Joseph) fu il primo grande studio di animazione che si dedicò completamente ai cartoon per la tv (Flinstones, Jatson e Huckleberry Hound-Braccobaldo).

Crusader RabbitBraccobaldo

Il mio è stato solo uno start...il resto lo conoscete un pò tutti...e poi è tardi, mi fa male la schiena e dho bisogno di una birra. Buona notte