lunedì 20 luglio 2009

BEGINNING

Aereoporto Orio al Serio Sabato 18 luglio 2009

Noiosa luce del neon. Sedute in ferro. Ed io ricomincio a viaggiare, e scrivere. Mi è ancora consentito. Delle ragazze nordiche dietro di me si dilettano in stupidi giochi per passare il tempo. Fanno ruotare una trottola di legno, lanciano palline da giocoliere. Il mio cuore rimbalza nello stomaco. Ho lasciato la persona che amo di più al mondo. E con me ho trascinato un pezzo del suo cuore, venti giorni, solo circa venti giorni e tornerà a Sanfrancisco a riprenderselo.

Mia madre trattiene a stento le lacrime, mentre mio padre esprime il suo stato di angoscia e preoccupazione facendo lo scemo più del solito, grida, parla in dialetto bergamasco, e francamente il suo umorismo genuino fa ridere anche me.

Ho chiuso un capitolo della mia vita, che ha avuto strascichi che non avrebbe dovuto avere. Sarei dovuta partire ad ottobre, fresca di laurea con un ingenua sete di mondo, molto probabilmente non avrei dovuto conoscere X, probabilmente non avrei dovuto smaliziarmi e crescere sino a quel punto, non avrei dovuto superare il limite. Per la prima volta nella mia vita desidererei ci fosse stata maggior rettitudine. Si, rettitudine è la parola esatta.
Ma una bambina di nove anni che con la miglior amichetta parla del proprio futuro come ad una distesa di spacchi, uomini e sigarette forse non è predisposta a molta rettitudine e castità.
Il candore non è candeggina, una volta smarrito non è più reperibile. Quindi bando a malinconie e rimproveri, niente tabula rasa. si impara dagli errori, e si cerca di recuperare la strada perduta, io l'ho recuperata. Non più vane aspettative; promesse evanescenti. Bolle di sapone. Ricomincio con due soldi in tasca, un amore vero dall'altra parte del mondo ed una città tutta da spogliare.





Nessun commento:

Posta un commento