26 Luglio 2009
"Quando si arriva in una città nuova non ci sono che strade a perdita d'occhio e file di palazzi privi di senso. Tutto è misterioso, vergine. Un giorno avrei abitato in questa città, percorso le sue strade fin dove lo sguardo si perdeva. Avrei esplorato questi palazzi, vissuto delle storie con questa gente. Vivendola, la città, questa strada l'avrei imboccata dieci,
cento, mille volte. DIECI. CENTO. MILLE VOLTE. Urquinaona. Basta un attimo e tutto questo ci appartiene, perchè ci abbiamo vissuto. Sarebbe successo anche a me, solo che non lo sapevo ancora. Urquinaona. Questo nome dal suono vagamente sioux si andava ad aggiungere alla
lunga lista di parole in origine stravaganti che accumuliamo in qualche angolo del cervello. Urquinaona. Ormai troneggia accanto a catapulta, upupa, decupito, cumulonembo, ulambato, Uma Thurman. È diventato normale e familiare. Un giorno quando sarò tornato a casa, anche la peggior sfiga si tramuterà in un'avventura straordinaria, in virtù del fatto, del meccanismo idiota per cui i giorni più tetri di un viaggio e i momenti più sordidi sono quelli che tendiamo a raccontare con maggior entusiasmo."
L'Appartamento Spagnolo
L'Appartamento Spagnolo
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