29 Luglio 2009

Guardate la foto sopra riportata e
ditemi come posso io credere anche lontanamente di stare a dieta in questa città. Questa meraviglia nonché esplosione di gusto è solo parte delle colazioni che prepara Tasha. Ama cucinare…e sssera capito!Non dovrebbero chiamarli Usa, ma USS (United States od Sugar), state bene in guardia, grassi e zuccheri vi attendono dietro l’angolo.
Giusto un paio di giorni fa, mentre lavavo i panni alla Laundry (sisi, proprio come nei migliori film americani, solo che anziché incontrare Josh Hartnett, ti becchi 3 vecchi cinesi, una cieca , che non trova nemmeno il buco dove infilare i panni ed un paio d studentesse, insomma di Josh nemmeno l’ombra), ed aspettavo che il ciclo finisse, decido di comperarmi un panino nel bar di fronte, vedo la scritta “Panino con prosciutto di parma”. Questa volta non me la fanno…”What there is in the bread??” Il ragazzo sembra non capire e mi scruta con occhi sospettosi, interviene così il collega “Maybe you ask WHAT KIND OF BREAD?”
“Oh yeah, what kind of bread?” “Panino whith prosciutto di parma”
Evabbè allora ditelo, ditelo che il vostro quoziente intellettivo è inferiore a quello di un’ameba.
Ok, accetto speranzosa, ma, 5 min dopo, realizzo con orrore ( una faccia uscita da un film di Argento) che il panino contiene: maionese, senape, pomodorini, insalata, funghi…ed in fine, una fettina smilza e striminzita di prosciutto di parma. Se ripasso da quel bar, la prossima volta richiedo le analisi del sangue e i raggi x di quel fottuto panino.
Ieri invece, tutta felice dopo una lunghissima camminata da Mission Street a Colombo, mi fermo in un negozietto uscito diretto diretto dalla Fabbrica di Cioccolato, entro e vengo immediatamente avvolta da un fragrante profumo di pasticcini, colori sgargianti di croccanti Candies, lecca lecca che privano dei propri sensi, praline, bastoncini di zucchero: e qui lo so che pensate, quella cretina si vuole fare del male, ma invece resisto, e mi compero solo una tavoletta d cacao al 60%, il che non mi sembra grave ,anzi, mi sento come un’eroina uscita indenne dal combattimento con il gigante Golia.
Arrivo alla cassa. La cicciona tutta tatuata che ci sta dietro mi offre un sorriso da 50 denti almeno, e mi dice , che vista la spesa, ho dei pop corn in omaggio!!Wow…la guardo atterrita, ma lascio che mi metta quelle deliziose schifezze coperte di caramello fra le mani. Il mio sorriso da ebete si spegne, ed esco come un automa dal negozio…guardando le vetrine, ed ingoiando uno dopo l’altro quei velenosi palloni bianchi e dorati. Non diventerò uno di loro!Il male non mi sconfiggerà!Huahuahuagrrrrrrrrrrsgrafsgraf!
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