Las vegas 22 luglio 2007
“Poi non ci rimane più niente, più niente, non ci conviene rincorrere con tutte le nostre forze successo, soldi, fama, diventa anche un lavoro stressante…guarda Lindi, nasciamo con un cazzo e moriamo con un cazzo…”
Esordisce Igi sul bordo della piscina. Ed ha ragione, la maggior parte di noi rincorre qualcosa che in un centinaio di anni si “autodistruggerà”…Quello che lasciamo è qualcosa di ben più importante, quello per cui il mondo si ricorderà di noi. E bravo chi lo capisce questo stupido ma complicatissimo concetto. Eh si, è insito nella natura dell’uomo scavalcare, saltare affannosamente per raggiungere qualcosa, che poi, se non riesce ad ottenere, si giustifica dicendo che la cosa dopotutto non era cio che voleva, non era importante, come la volpe con l’uva.
La bravura invece sta nel riconoscere prima cosa cercare, cosa rende felice l’essenza di un uomo, un bianconiglio, un punto in fondo alla via, uno scopo che renda meno insopportabile un esistenza insensata e di cui nessuno ha mai dato una spiegazione plausibile.

E adesso smettiamola di filosofeggiare stronzate e passiamo ai fatti…
Ieri si è fatto un po’ di serio shopping, beh, serio non proprio: ho finalmente comperato il peluches con cui dovrò passare le mie notti solitarie(sigh), ma non un peluches qualunque: il negozio non ti vende un pupazzo, ma bensi una storia, un essere quasi vivente. Scegli il “modello”, nel mio caso un cavallo (J), prendi la copia dell’esemplare vuota, vai dalla commessa che ti riempie l’animaletto di gommapiuma, lo cuce, ma prima di concludere questa operazione ti fa infilare un cuoricino rosso di stoffa (senza dimenticarti di baciarlo ed esprimere un desiderio) all’interno della bestiola. Completa la cucitura e ti fa compilare una scheda sul pc con tutti i dati anagrafici del tuo nuovo amico (lo so non ho più speranze).
Si chiama Stinky (puzzolente), sostituito con l’iniziale Cheesy (pacchiano+stupido), in quanto richiamava troppo il formaggio, ed in quanto stinky sia più demenziale.
Tutta contenta come una bambina con problemi cerebrali … la gente non sa veramente più cosa inventarsi…
La sera, Meli ed Igi hanno organizzato una barbecue (come quelli che si vedono nei film, troppo cool), invitando i colleghi di lavoro di Meli, una decina di nice boys and girls che parlavano una lingua a me incomprensibile, sapevo che quel momento sarebbe arrivato: WELCOME TO AMERICA! WE LLLOVE AMERICAns!
Non posso dire di non aver compreso niente, il concetto mi era chiaro, ma il disagio di quando non si capisce una lingua è terribile! Puoi essere la persona più attacca bottone del mondo ma se non comprendi fino in fondo ironia, modi di dire, ti limiti ad osservare tutti con un aria da ebete, ed annuisci…anche se non hai capito una mazza di quello che hanno appena detto. Igi mi si avvicina e con un sorriso mi dice di stare tranquilla, che mi ci vorranno tre settimane circa e poi finalmente tutto sarà più chiaro … beh, lo spero bene.
Oggi “ballo da sola”.
Igi e Meli sono dovuti partire per un viaggio di lavoro a Chicago, così per l’ultima mia notte a Las, verrò ospitata da Brett, il capo di Meli, un simpatico tipo grande quanto un armadio, e dal suo cane, uno spauracchietto nero tutto spettinato, Dum.
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RispondiElimina..il primo commento, ed è su questo post perchè ciò che hai scritto è ciò che sto pensando da parecchi mesi! La ricerca della felicità: la mia, di chi mi sta attorno..Dio potrei scrivere un libro su questo..fanculo alla fama, ai soldi, alle occasioni del cazzo, a tutto..mi sento di aver fatto una rivoluzione nella mia vita, in totale silenzio. Caro Igi, scusa per tutto.
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